La collezionista di ex - R. Amorino / Silenzi Messaggeri - S. Meneghella / Oltre i confini - N. Castaldi




Buongiorno lettori,
oggi vi scrivo con una lieve stanchezza, Elaide ha avuto (di nuovo) la febbre, sto iniziando a preparare gli scatoloni da portare a casa nuova e non dormo bene, per questo, ancora oggi, non mi sento molto concentrata per scrivere le recensioni arretrate. Mi andava comunque di farmi sentire e lo faccio con un post più soft, quello dedicato agli autori emergenti e alle loro novità.

La collezionista di ex - Roberta Amorino
Rizzoli - € 2.99
30 Settembre


Cosa c’è di più sconfortante nello scoprire che dietro ogni ranocchio non si nasconde quasi mai un principe azzurro? È una gran fatica doverne cercare sempre di nuovi, possibilmente romantici, carini e… sani di mente! E se nella vita reale la ricerca dell’uomo perfetto è sempre più complicata perché non cambiare strategia e tuffarsi nel mare magnum degli incontri online? 

Anche qui, fra temporeggiatori, ardenti pompieri, “Omerd” e falsi intellettuali, districarsi nella bufera dei sentimenti (e degli appuntamenti) non è facile. Ma con un po’ di tenacia e qualche modifica alle impostazioni di ricerca, forse l’uomo giusto potrebbe palesarsi.

Un dissacrante e caustico manuale di sopravvivenza per imparare a scovare, tra tante mele marce, l’altra metà della mela, quella che combacia alla perfezione.



C’era una volta: la caccia al principe.


Sapete qual è stato l’errore più grande che io abbia mai commesso? L’aver sostituito da bambina, alla mia bambola preferita, un libro di fiabe. Cosa c’è di tanto strano?
Ebbene, non  avrei dovuto soffermarmi nel leggere la pagina relativa al principe azzurro.
Quelle righe, estremamente romantiche, devono essersi impresse così fortemente nella mia memoria (molto più dei faticosi e interminabili tomi universitari che avrei affrontato crescendo!) da farmi credere fermamente di poter incontrare anch'io il mio principe senza macchia, senza difetti e, soprattutto, senza <<paranoie>> di sorta.
Inutile dire che di <<Altezze Reali>> ne ho incontrate diverse! … Tuttavia, mi sono sembrate assomigliare più a rospi in attesa del bacio della trasformazione! Ecco, quella forse sarebbe stata la pagina più giusta su cui soffermarmi in tenera età. Ne avrei sicuramente dedotto un importante corollario di vita: spesso il bacio tarda ad arrivare e, con esso, tarda l’agognata trasformazione del rospo in principe.
Come incolpare qualcuno dell’insana lettura? Ovunque si parla di amori infelici, infranti, contrastati, quasi a farne un’imprescindibile filosofia di vita.
Ciò di cui non si parla è la possibilità-frequente a mio parere-di incappare in un <<principe>>che si riveli ben presto come riuscitissimo prodotto nevrotico dei nostri tempi.
Ahimè... tasto dolente.
Non vorrei mai trovarmi in età da menopausa, ancora a far i conti con una rosa di pretendenti <<da ricovero>>.
A ogni modo, non intendo mettere ulteriormente a dura prova la vostra curiosità, per cui non mi perderò in altri inutili preamboli, ma procederò subito a tratteggiare ogni singola bizzarra personalità che avrei dovuto unire alla mia in un improbabile e anomalo <<e vissero felici e nevrotici>>!
Semilibertà cerebrale

Roberta Amorino nasce a Napoli nel 1977. Intraprende lo studio del pianoforte fin dalla tenera età di otto anni, dedicandosi più tardi all'arte della pittura e del mosaico. Ben presto si profila, con incredibile spontaneità, la passione per la scrittura, gli studi classici, giuridici e criminologi. Ama immortalare le debolezze umane con ironia e benevolenza.


Silenzi Messaggeri - Stefania Meneghella
Albatros - 168 pag - € 12.90
Narrativa contemporanea



Jamie e Schlomo non si sono mai realmente incontrati: nessun contatto, nessuna parola detta, solo silenzio. Un silenzio dentro il quale ciascuno ha trovato la sua dimensione, il suo spazio per essere coraggiosamente sé stesso, per dimenticare o almeno ignorare per qualche istante quella voce che insistente lo richiama alla dura realtà. Schlomo suona il violino e le sue note, trasportate dal vento, arrivano ai polmoni di Jamie, che le respira e le trasforma in parole scritte. Ad unirli una corrispondenza di sentimenti, la consapevolezza che da qualche parte, in questo cosmo, l’altro esiste e tanto basta. Al di fuori di questa dimensione il mondo può essere crudele, come crudele è chi vi abita ed è capace di distruggere in un attimo l’innocenza di una bambina. Ma il mondo può anche essere tenero, come il volto di chi, nel momento più di crudele, ti tende la mano, ti abbraccia e traccia la strada per un futuro migliore. Non resta che seguirla e, in un continuo cercarsi, provare a domare il caos e a restituire silenzio all'anima.

Incipit

Jamie viveva in una cittadina fredda e ghiacciata, come inverni che non hanno la forza di abbandonare corpi, come neve che cade giù senza il coraggio di sciogliersi e divenire acqua. Non lo era mai stata acqua, Jamie. Non era mai riuscita a sciogliersi: la neve era troppo alta per il luogo in cui risiedeva, il cielo troppo cupo, la Luna troppo grande. Camminava tra le strade, e gli occhi divenivano quasi cristallo impossibile da distruggere, impossibile da infrangere. Come cristallo, anche il suo cuore. Vita racchiusa in bolla di vetro e non conosciuta pienamente, non vissuta davvero. Sogni davano il via ad immagini frutto di fantasia che balenavano dinnanzi alla sua mente, divenendo quasi realtà; Jamie sapeva che mai lo sarebbero stati, realtà... sapeva che la neve cadeva giù per ragioni a lei sconosciute, credeva nei misteri. Credeva in quei misteri che risiedevano in case portatrici di calori, credeva in quei misteri per cui i sentimenti divenivano mete da raggiungere. E allora, camminava in quelle strade colme di ghiaccio e acqua non ancora sciolta; camminava mentre parole le scorrevano in inconsci traditori, inconsci che non potevano esprimere ciò che sentiva. Non poteva. Non poteva dimostrare al mondo intero che anche lei era umana, non poteva dimostrare che vivere significava qualcosa di molto più grande rispetto al semplice fatto di essere vivi. E così ricordi continuavano a scorrere, a scorrere... a scorrerle nell’anima, nel cuore e in quella mente apparsa ormai vuota. Non aveva più la forza di ricordare, non aveva la forza di chiudere occhi e pensare. Solo caos attorno a lei, solo caos ruotava in quella testa, mentre tutto il mondo le ruotava attorno, mentre tutto il mondo la guardava e non la riconosceva, mentre tutto il mondo diveniva bersaglio da distruggere. 

Stefania Meneghella è nata a Bari il 4 ottobre 1994. La sua passione per la scrittura germoglia sin da piccola, quando a soli 7 anni compone i suoi primi racconti. Scrive sul sito web “Pensieri Parole” ed è fra gli autori del volume Dieci anni di Pensieri Parole. Una sua recensione all'opera dell’artista Anna Maria Saponaro è presente sul sito web della galleria Art&co Gallerie. Ha ricevuto il diploma di merito “AlberoAndronico – premio nazionale di poesia, narrativa e fotografia a 2013, Roma”; il diploma di merito “Premio Osservatorio 2013 – Bari”; il riconoscimento come “Dama dell’Arte – Premio Federico II 2015”; il Premio Speciale “Antonio Vivaldi 2015”. È fra gli autori dell’ebook “Pendolibro 2014” e collabora alla sezione scrittura del magazine online “Kosmo Magazine”. I suoi racconti sono stati recensiti dalla Baronessa Elisa Silvatici.



Oltre i confini Saga dell'immateriale - Prima trilogia completa- Noemi Castaldi
Self publishing - 850 pag - € 2.99
Fantasy
Acquistabile su Amazon

È una storia passionale e avviluppante, che sconvolge nel più profondo dell’animo.
- BLOG LIBERA-MENTE –


Viene spontaneo chiedersi se la nostra sia l’unica realtà esistente, forse è la sola che conosciamo ma non bisogna mai porre dei limiti alla conoscenza.
– BLOG PENNA D’ORO –


Lucilla soffre di allucinazioni fin da quando era molto piccola.
Francesca è in grado di viaggiare tra due mondi: la realtà materiale e quella immateriale.
Lucilla e Francesca conosceranno il mondo oltre i confini. Confini labili, personaggi misteriosi, situazioni imprevedibili. Nel racconto di un percorso di crescita interiore molto speciale…


Prologo

Siamo davvero in grado di comprendere quel limite sottile che separa la percezione dal disturbo mentale?
Lucilla aveva dodici anni ed era nata e cresciuta in un paesino dell’alta val Susa. Qualcuno sosteneva che lei potesse vedere gli spiriti. I fantasmi, gli abitanti di un’altra dimensione, i pensieri solidi di altre persone. Altri, più semplicemente, ritenevano che lei soffrisse di allucinazioni.
A Lucilla non importava appurarlo: se prima di addormentarsi vedeva qualche piccolo folletto ballarle sulla testiera del letto, per lei era solamente il principio di un sogno. Che importanza aveva cercare di definire questo fenomeno in qualche modo? Lucilla s’addormentava e non ci pensava più.
Da bambina era diverso. Quando Lucilla era più piccola capitava spesso che, prima ancora di addormentarsi, s’alzasse dal letto e raggiungesse correndo la camera dei genitori.
Diceva di avere gli incubi. Fu sua sorella Irene a sbugiardarla.
Irene e Lucilla trascorrevano gran parte del loro tempo alla piccola scuderia del paese, e avevano una vera e propria adorazione per il vecchio Phantom, cavallo da scuola di entrambe. Capitava spesso che le sorelline polemizzassero tra loro per decidere quale delle due avesse bisogno per prima di stivali o guantini nuovi, ma si trattava soltanto di piccoli battibecchi. Invece, quando un bel giorno l’insegnante di equitazione annunciò che il maneggio aveva fatto un nuovo acquisto, scoppiò il finimondo. Infatti, quel giorno, una delle due avrebbe dovuto abbandonare Phantom per montare il nuovo arrivato: una proposta inaccettabile per entrambe. Tra pianti e urlacci, volarono accuse di ogni genere, fin quando Irene riuscì a catturare l’attenzione di tutti i presenti:
“Non è vero che Lucilla ha gli incubi, ne sono sicura. Lei scappa dal letto prima ancora di addormentarsi, l’ho vista io! Parla da sola, poi scappa, fa tutto quel baccano per niente!” gridò.
Venne poi fuori che Lucilla non mentiva: effettivamente aveva gli incubi, però le accadeva quand'era ancora sveglia.

Seguirono una visita neurologica, un elettroencefalogramma, una risonanza magnetica. Ma non c’era niente. Nessuna causa fisiologica spiegava quel che regolarmente accadeva a Lucilla e lei, semplicemente, ci si abituò.


Noemi Gastaldi è nata e cresciuta in provincia di Torino, città in cui attualmente risiede. Ama scrivere fin da quando era piccola, ma la sua prima pubblicazione risale al 2009, quando collabora al romanzo erotico-sentimentale “22 fiori gialli”, attualmente edito da Eroscultura. Nel 2011, affascinata dal mondo sommerso dell’arte indipendente, riprende in mano una vecchia bozza ideata anni prima e mette le basi per la saga “Oltre i confini”. Il primo volume della stessa, “Il tocco degli Spiriti Antichi“, viene auto-pubblicato nel novembre 2012. Il secondo volume, "Il battito della Bestia", viene auto-pubblicato nel gennaio 2014. Il volume conclusivo, "Il canto delle Forze Ancestrali", è disponibile dal marzo 2015.




Commenti

  1. Bei libri da segnare. Un bacino ad Elaide e un po' di melatonina a te per fare sogni tranquilli. Ciao

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    1. Ciao Patrizia, grazie mille, dovrà solo passare questo periodo stressante in cui i pensieri sono sempre a mille. Baci a te!

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