Recensione: L' altro figlio - Sharon Guskin - Neri Pozza


Buongiorno a tutti!
Eccomi qui a parlarvi di un libro particolare per l'argomento trattato. Neri Pozza mi ha inviato la copia richiesta e io sono stata felice (dopo i brividi iniziali) di averla letta. 
Felice perchè io leggo per svago, e quando lo faccio per passare quella mezz'oretta, per dedicarmi del tempo e in più imparo cose nuove...beh poco importa se il libro è bello o è brutto...io ho imparato ancora. 
Però questo libro è bello eh!











Titolo: L'altro figlio
Autore: Sharon Guskin
Editore: Neri Pozza
Pagine: 350
Genere: Giallo
Prezzo: € 18.00
Ebook: € 9.99



Ormai che sua madre non c'è più, la famiglia di Janie è rappresentata soltanto da suo figlio Noah
Un bambino nato da una notte di passione e amore con uno sconosciuto durante una vacanza a Trinidad. Janie fa l'architetto, cerca di dividersi fra casa e lavoro e tanto le costa lasciare gli impegni per correre alla scuola materna e far fronte alle "stranezze" che le maestre riscontrano in suo figlio. Spaventa gli altri bambini raccontando le vicende di Harry Potter, che non gli è mai stato letto,  non vuole assolutamente partecipare alle attività di gruppo legate direttamente o indirettamente all'acqua, le rimproverano pertanto anche la scarsa igiene del bambino. 
foto scelta dal web
E' la preside dell'istituto a rivelare a Janie i discorsi di suo figlio, la ammonisce di aver lasciato il bambino con la testa sott'acqua fino ad avergli fatto perdere i sensi, ma anche questa espressione fa riflettere entrambe, non è di uso comune per un bambino di quell'età.
Sarà un piccolo genio o conosce cose di cui nessuno gli ha mai parlato a causa di un oscuro presagio?
E ancora, cosa fareste voi giovani mamme se vostro figlio vi rivelasse situazioni di una vita vissuta precedentemente?
Questa è la storia di cui vi parlerò oggi. La storia di una mamma che cerca disperatamente di placare gli incubi del figlio, che cerca di fargli capire che infondo fare un bagno non equivale a morire, che fa visita a numerosi medici e psichiatri per sentirsi dire che molto probabilmente Noah ha un tipo di schizofrenia a esordio precoce. Una donna che si sente improvvisamente impotente e che per aiutarlo farebbe qualsiasi cosa. Ed è così che navigando in rete le viene in mente di spegnere la razionalità e valutare la possibilità che ci sia vita oltre la morte.

" Da molti anni il dottor Anderson studia bambini che sembrano ricordare dettagli di una vita precedente e, a soli due o tre anni, dichiarano di provare nostalgia per gli ambienti e persone che..."

Dopo aver letto questo trafiletto tutto torna nella mente di Janie, gli incubi in cui Noah dice di affogare, la richiesta di tornare nella sua vecchia casa e di riabbracciare "l'altra mamma". Decide così di contattare lo psichiatra.
Il dottor Anderson soffre di afasia, ha enorme difficoltà a ricordare i nomi degli oggetti correnti, ha un libro da finire e un ultimo caso eclatante da seguire se vuole chiudere con il suo editore. La possibilità di valutare il caso di Noah non può non essere accettata. Il bambino ha tutte le caratteristiche per essere considerato un caso di reincarnazione e lasciare ai postumi il suo lavoro è l'unico obiettivo prima di chiudere la carriera.
Un uomo solo, il dottor Anderson, un genitore che ha avuto il dolore di veder morire il proprio bambino piccolissimo, una moglie che non si è mai ripresa totalmente e che solo spirando ha avuto la serenità che cercava. Una vita dedicata ai viaggi per le sue ricerche, deriso dai colleghi e testimone delle seconde possibilità che la vita a volte regala.  Affronta il suo ultimo caso prima con freddezza clinica, poi con affetto paterno, sbaglia, prende alla leggera dei particolari, ma si rialza sforzando quella mente che si rifiuta di aiutarlo. Nonostante tutto ci riesce, è ancora una volta testimone della possibilità di vedere due vite in un solo corpo.
Ho letto questo libro con un senso di inquietudine addosso, poi ci sono argomenti che mi "spaventano" di più, che mi fanno alzare gli occhi mentre leggo per controllare che attorno a me sia tutto normale, il divano, il plaid e l'ambiente circostante. Gli eventi razionalmente inspiegabili, e in questo caso, la reincarnazione in bambini piccoli mi ha messo i brividi. Questo stato d'animo l'ho superato quando ho capito che il romanzo non avrebbe preso una piega totalmente paranormale, andando avanti con la lettura vengono presentati casi scientifici tratti dal saggio del dottor Tucker "Il bambino che visse due volte. I ricordi infantili e il mistero di vite precedenti", (che la scrittrice ringrazia a fine libro). Non avrei mai pensato che ci fossero studi e ricerche riguardanti questo argomento, ne tanto meno avrei mai creduto che ci fossero casi documentati e ritenuti validi, sono perciò felice di aver imparato anche questo grazie alla lettura di un romanzo, che è un'opera di fantasia.
La scrittura è scorrevole, i personaggi ben costruiti e la sofferenza di Noah è tangibile. Il bambino ricorda la sua vita precedente ma non potrò dirvi a chi corrisponde, quanto Janie e il dottor Anderson riusciranno a scavare nel passato doloroso di un altra famiglia, perchè in un bambino che ricorda la sua vita precedente ce n'è un altro che è morto in modo atroce.

Una lettura originale divisa fra scienza e fede per chi vuole porsi delle domande e approfondire l'argomento anche grazie agli estratti presenti nel libro.


Sharon Guskin è una scrittrice e produttrice americana. Si è laureata a Yale e poi alla Columbia University School of the Arts. Vive a Brooklyn con il marito e due figli. L'altro figlio è il suo primo romanzo.



Commenti

  1. Un romanzo che mette i brividi. In questo caso penso di non essere abbastanza forte per leggerlo, non in questo momento almeno. Allo stesso tempo mi sento tentata.
    Ad ogni modo una bella recensione!
    un saluto da Lea

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    1. Ciao Lea, all'inizio il brivido attraversa la schiena, è vero, ma poi si intuisce che non si scende totalmente nel paranormale.
      Grazie mille. Abbracci

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  2. Ciao Nunzia, mi fa piacere vedere che abbiamo una lettura in comune apprezzata da entrambe. "L'altro figlio" è un romanzo originale che conquista con un tema affascinante. Mi piace pensare a una vita dopo la morte naturalmente in compagnia dei miei amati libri :)

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    1. Grazie di essere passata Aquila. Sai, io non riesco pensare ad una vita dopo la morte, o comunque mi perdo in ragionamenti che ovviamente non possono avere un riscontro perciò preferisco non pensarci proprio. Ma mai senza i libri e la cioccolata!

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  3. Amo i 'brividi' ma non le componenti surreali...quindi penso che tralascerò questa lettura, però è bello quando un libro ci fa apprendere cose nuove! Baci

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    1. Stefy, si, lo sai che quando imparo cose che non conoscevo e che in più hanno la possibilità di essere più o meno verificate ai miei occhi un libro si valorizza.

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  4. MI hai davvero incuriosita Nunzia, il tema è originale e mi intriga moltissimo. Mi è molto piaciuta la tua affermazione iniziale perché la penso esattamente come te:quando oltre allo svago imparo qualcosa dai libri che leggo mi sento appagata il doppio.

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    1. Ciao Paola, grazie di essere passata a trovarmi. E' verissimo, per questo è anche importante variare le letture, rimanendo sempre orientati verso ciò che ci piace. Abbracci

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  5. Ciao Nunzia, avevo adocchiato questo romanzo ma non avevo letto la trama, in realtà non mi aspettavo che contenesse contenuti così particolari. La tua recensione mi ha incuriosito, per ora lo segno!

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    1. Ciao Rosa, se ti va una lettura diversa prova a leggerlo. Non è affatto un brutto libro! Abbracci

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