Incipit - Eleanor Oliphant sta benissimo - Gail Honeyman


Buongiorno lettori! 
State bene? Torno da voi con l'incipit di un libro che troverete da oggi in libreria, un romanzo d'esordio che, cito testualmente la casa editrice, "secondo il Guardian ha dato vita a un nuovo genere letterario". 
Io sono a metà strada e presto troverete la recensione qui sul blog, intanto, voi potete farvi un'idea e dirmi cosa ne pensate.

Quando qualcuno - tassisti, igienisti dentali - mi chiede che cosa faccio, io rispondo che lavoro in un ufficio. In quasi nove anni nessuno mi ha mai chiesto che tipo di ufficio si tratta o che genere di lavoro svolgo. Non so decidermi se è perchè corrispondo perfettamente alla loro idea di come dev'essere una che lavora in un ufficio oppure se è perchè la gente sente la frase lavoro in un ufficio e automaticamente completa gli spazi bianchi: una tizia che fa le fotocopie, un tipo che digita su una tastiera. Non mi lamento. Sono contenta di non dovermi addentrare nei dettagli tortuosi e affascinanti delle note di credito. Quando ho cominciato a lavorare qui e tutti mi facevano quella domanda, io rispondevo che lavorare per un'agenzia di graphic design, ma a quel punto i miei interlocutori supponevano che fossi un tipo creativo. Mi ero stufata di vedere le loro facce diventare inespressive quando spiegavo che mi occupavo del back office e non usavo le penne con la punta fine né i software fichi.
Adesso ho quasi trent'anni e lavoro qui da quando ne avevo ventuno. Bob, il proprietario, mi ha assunto poco dopo l'inizio dell'attività. Immagino che provasse pena per me. Avevo una laurea in lettere classiche e nessuna esperienza di lavoro degna di nota, e al colloquio mi ero presentata con un occhio nero, due denti mancanti e un braccio rotto. Forse, a quell'epoca, aveva subodorato che non avrei mai aspirato a qualcosa di più di un lavoro d'ufficio mal pagato, che mi sarei accontentata di stare nella sua agenzia e gli avrei risparmiato la scocciatura di dover ingaggiare una sostituta. Forse aveva anche intuito che non avrei mai preso dei giorni liberi per andare in luna di miele e non avrei mai chiesto un congedo per maternità. Non lo so.

A presto

Commenti

  1. Grazie per questo stralcio, continua a incuriosirmi come libro! :)

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  2. Ciao, per me è sempre un piacere condividere con voi lettori gli incipit, aiutano a farsi un'idea, se pur molto ampia del libro che vorremmo!

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