Recensione - Eleanor Oliphant sta benissimo


Buongiorno lettori,
che fate? Siete già in vacanza o dovete partire? I libri da portare con voi li avete? Scommetto proprio di si!
Chissà se dopo la mia recensione in valigia porterete pure la particolare Eleanor...

Titolo: Eleanor Oliphant sta benissimo
Autore: Gail Honeyman
Editore: Garzanti
Pagine: 330
Genere: Romanzo straniero
Prezzo: € 17.90
Ebook: € 9.99

Da nove anni Eleanor lavora nello stesso ufficio, nessuno mai le chiede nello specifico cosa faccia, in pausa pranzo nessuno le rivolge la parola e lei è felice così, fa le sue parole crociate, è bravissima, sarà l'allenamento o il suo forbito vocabolario, dopo aver pranzato, torna a lavorare, finite le sue ore percorre sempre la stessa strada, segue le sua routine che si modifica di poco durante la settimana, il mercoledì sera c'è la telefonata della mamma a rompere il silenzio della casa, chiama dalla prigione, non è mai stata una mamma modello, poi torna ad essere sola, annaffia Polly e sta benissimo.

"Sono sempre stata orgogliosa di cavarmela da sola nella vita. Sono l'unica sopravvissuta, sono Eleanor Oliphant. Non ho bisogno di nessun altro: non c'è una grande voragine nella mia esistenza, nel mio puzzle privato non manca nessun tassello. Sono un'entità autosufficiente. O almeno è quello che mi sono sempre detta. Ma l'altra sera ho trovato l'amore della mia vita".

Eleanor ha quasi trent'anni, dice quello che pensa, sempre, anche quando non dovrebbe, non le è stato mai concesso di dimenticare che qualcuno le pagasse i vestiti, da mangiare, o il riscaldamento della stanza in cui dormiva, ha una vistosa cicatrice sul volto causata da un incidente quando era soltanto una bambina, quel tratto di pelle corrugata che dalla tempia arriva al mento però non ha nulla a che fare con le cicatrici che porta dentro se stessa, quelle che nessuno si preoccupa di vedere e di lenire. Non si ricorda di una carezza, di una mano che si allunga per stringere la sua durante una passeggiata, di un abbraccio che allontani la stanchezza o la rabbia. Lei ha con sé solo la sua routine, fatta dal lavoro, dalla vodka e dal sonno.

" Mi resi conto che la mia vita era andata storta. Molto, molto storta. Non era così che avrei dovuto vivere. Nessuno avrebbe dovuto vivere così. Il problema era che semplicemente non sapevo come raddrizzarla. Il modo della mamma era sbagliato, lo sapevo, ma nessuno mi aveva mai mostrato il modo corretto di vivere la vita, e sebbene nel corso degli anni avessi fatto del mio meglio, non sapevo proprio come migliorare le cose. Non ero in grado di risolvere l'enigma di me stessa".

Quante volte ci sarà capitato di vestirci del nostro sorriso migliore, di ingoiare il magone che quasi quasi ci occlude la gola e gridare a gran voce di star bene, di non dire di star provando in quel momento una sensazione di solitudine se pur soli non siamo, di non dire di essere stanchi, annoiati, schiacciati da qualcosa che ci limita, per poi trovare la felicità in un sorriso regalatoci spontaneamente o ritornare ad essere sereni perchè sappiamo di essere amati.
Eleanor è questo, è una donna schiacciata dal peso della reale solitudine, che purtroppo esiste, magari la potessimo relegare soltanto nei romanzi, prende forma e vita nei silenzi delle case, negli occhi fissi a terra, nelle parole non scambiate. Ed Eleanor lo sa, è consapevole del fatto che spesso sia stata solo la sua piantina a farla sopravvivere, allora impara a capire come ci si comporta al mondo, inizia a dire di si, si fa degli amici, e nello scorrere dei giorni inizia a vivere sul serio. Si trasforma, insegue un amore che sta solo nelle sue fantasie, chiude il conto in sospeso con sua madre. 
Non è stato subito amore, lo ammetto, le prime pagine per me scorrevano lente, noiose, me lo sono detta più volte, è il solito caso pubblicitario, che esagerati, ho sbagliato libro. Mi sbagliavo io. Siamo difronte ad un romanzo vero, ad una protagonista pronta ad accogliere la vita, assetata di amore, di chiudere con il passato, di essere serena e vedere solo il bello. Una protagonista che cade, si rialza e diventa la donna forte che ha respinto per anni. 
 E oggi mi sento di salutarvi così:

"...abbiamo bisogno di essere amati, apprezzati, accettati e compresi..."


Gail Honeyman è nata e cresciuta in Scozia, ora vive a Glasgow, e fin dai tempi della scuola la scrittura per lei è stata non solo un'attitudine ma un sogno. Un sogno che ha custodito e coltivato per anni. Un sogno che è diventato un progetto a cui ha dedicato tutto il suo tempo: dalle pause pranzo alle notti di ispirazione. Quel progetto è Eleanor Oliphant sta benissimo, che oggi è un caso editoriale eccezionale, un bestseller venduto in 35 paesi.


Commenti

  1. No ancora in città, mi godo i miei libri. Questo libro è già in lista...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La protagonista è una tipina molto particolare, fammi sapere poi cosa ne pensi e grazie per essere passata da qui!

      Elimina

Posta un commento

Post più popolari