Recensione - Il Contaombre - Antonio Gallucci


Il Contaombre - Antonio Gallucci
La Ruota - 83 pag - € 10.00
5 - 8 anni

Nella Contea dei pettirossi c'è un posto chiamato Giadalandia, li ogni cosa pulsa di sfumature di verde, dai ciottoli delle strade, alle rive del fiume, dalle formiche nutrite di zucchero, ai massi fra i cedri del bosco. E' qui che vive Lieve, una bambina di dieci anni dagli occhi grandi e un po tristi, molto fantasiosa direi, tanto da creare mostriciattoli con il dentifricio. Osservava, fantasticava e andava in giro in bicicletta. La vita nel villaggio di Giadalandia scorreva tranquilla fino all'arrivo del nuovo padrone del castello che portò dietro di se uno strano sortilegio.
A quanto pare, al calar della sera, le ombre degli abitanti del villaggio che passavano dalle parti del castello restavano attaccate alle sue mura, per poi gocciolare con il calar della notte.
Una, due, tre, otto, dieci, le ombre aumentavano e i loro proprietari vagavano con gli occhi spenti e senza una soluzione. Ed è qui che entra in gioco la protagonista di questo racconto, lei, insieme ai suoi due amici Mikrus e Zack decidono di svelare il mistero e messo appunto un piano infallibile fanno irruzione nel castello, prelevando uno strano scrigno, dove al suo interno, riposava tranquillo un bozzolo. Sarà proprio il bozzolo, a celare la soluzione del mistero?
Sono stata spinta dalla curiosità di accettare, dallo stesso autore, questo libro per bambini.
Io e Elaide lo abbiamo letto con molta calma, sebbene sia consigliato già a bambini di cinque anni io lo trovo più indicato per bambini già di solo un anno più grandi.
Non per il contenuto della storia, che è molto originale, ben descritto e scorrevole, ma per le illustrazioni non presenti in ogni pagina, questo potrebbe rendere, secondo me, la lettura in certi punti, pesante.
Ma torniamo al testo, vi dicevo che è molto fantasioso, Elaide si è soffermata molto sulla Tenebrellula fosforescente sbucata dal bozzolo, un largo sorriso le si è dipinto sul volto quando ha sentito che al suo passaggio lasciava scie sfavillanti che diventavano coriandoli luminosi.

"I sogni delle Tenebrellule sono le nostre ombre, Lieve. La mia, la tua, e quella di ciascun essere umano fuori e dentro la contea, ma anche le ombre degli alberi, degli uccelli, degli animali, dei fiori, delle rocce."

E così fra sogni, ombre, creature magiche e alcune piccole bugie dei protagonisti abbiamo salutato questo bel libricino che, sono sicura, rileggeremo ancora.

Antonio Gallucci vive ad Agrigento e ama le palline da tennis, il numero otto, le lune fra i rami degli alberi, le frasi non troppo lunghe e le storie; sia quelle da leggere che quelle da raccontare. Nel 2016, infatti, si è divertito un mondo a scrivere il suo primo romanzo, Iceberg.


A presto con una nuova storia!

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