Eleinda 2-La formula dell'immortalità- Valentina Bellettini



Ciao a tutti!
Eccomi qui a presentarvi il secondo volume di Eleinda, vi siete persi il primo? Qui tutto quello che volete sapere!










Titolo: Eleinda 2-La formula dell'immortalità
Autore: Valentina Bellettini
Editore: Nulla Die
Pagine: 291
Genere: Urban Fantasy
Prezzo: €20.00
Data di pubblicazione: Marzo 2016
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Il legame empatico tra Eleonora e il drago Indaco impedisce ai due di stare lontani l'una dall'altro.
Al tempo stesso, nemmeno lo scienziato dottor Brandi è disposto a rinunciare a quella che ritiene essere una sua creazione. Lontano dal laboratorio della European Technology studia la formula per un nuovo esperimento, una strategia che gli permetta di riprendersi Indaco: intervenire sul DNA del drago, stavolta causando una mutazione; renderlo debole, inoffensivo, mortale.
Umano.
L'amore impossibile tra Eleonora e Indaco si fa reale, ma a quale prezzo? E cosa ne sarà di Alessandro, l'amore umano che fatica a decollare?
Tra drammi e turbamenti, Eleinda ha anche una missione da compiere: il regno dei draghi è impaziente di risorgere. Hanno vissuto solitari per millenni, ma qualcosa li sta richiamando...
Il viaggio tra le antiche leggende continua, di pari passo con la scoperta dei sentimenti umani.
Perché i sogni non vanno sottovalutati: possono essere pericolosi.


Estratti: 

A quel punto, a “la rossa” non restava che rimanere in attesa, col muso verso il cielo. Sentì il suo urlo avvicinarsi. Coi denti aguzzi, e con prontezza di riflessi, afferrò con precisione una delle bombole alle spalle del ragazzo, senza rovinarla, bloccando così la sua caduta nel vuoto. Lui, dal muso, si aggrappò alle sue spire fino a sistemarsi seduto tra le scaglie ossee che aveva sul dorso. Alizarina lo fissò mentre lui cercava di ricomporsi: «Non guardarmi in quel modo. Voi umani andate sempre in cerca di emozioni forti su quelle robe che... com’è che le chiamate? Ah ecco, “le montagne russe”. Beh, con me ce le hai gratis. Dovresti essere contento.» «Una dragonessa come te non l’avevo mai incontrata.» Disse con sguardo serio. «Ti comporti in modo assurdo!» «Vuoi farmi credere che ne hai davvero viste così tante? Alealiz, non hai idea di quanti draghi ci siano in questo mondo, e non è come le favole a cui ti hanno abituato fin da bambino. Drago buono, drago cattivo... eh no! C’è anche l’egocentrico, e pure il tontolone, come Storsjöodjuret ad esempio, ovvero colui che abbiamo conosciuto poco fa.» Alessandro cercò di rimanere serio, ma alla fine non riuscì a trattenersi dal ridere. «Sei tremenda... un vero spasso, Alizarina!» «Anche tu non sei male, piccoletto.» Ripresero il viaggio verso la meta successiva, e mentre il ragazzo era seduto comodo sul dorso della dragonessa, incise con una pietra sottile il suo nuovo e insolito nome: in fondo gli bastava aggiungere altre tre lettere sull’impugnatura per ottenere il nome completo Alealiz.


 «Capisco cosa intendi; Salvo mi aveva anticipato che anche tu ora hai il tuo drago.» «E lei ha me», disse dolcemente, in un soffio d’amore. Sì sentì come se avesse rivelato una cosa incredibilmente intima e segreta. L’accarezzava, e non riusciva a staccare gli occhi da quelle bellissime squame color rubino, luccicanti al sole. Quel rosso si trasferiva sulle sue dita, ed era come se a intervalli regolari gli trasmettesse la sua forza e la sua tenacia. O forse, lui era sempre stato così, in fondo. Ogni suo più piccolo gesto, ora, acquistava un nuovo senso. Quella frase detta in maniera così esplicita, quasi sfacciata, fu come un fastidioso prurito in un punto della schiena dove non si riesce ad arrivare a grattarsi; Eleonora capì che era gelosia. Eppure lei sapeva bene che era un sentimento naturale, privo di malizia. Sapeva cosa voleva dire sentirsi legati a un drago; doveva essere preparata. Invece no. Li guardava, e aveva la netta sensazione che non dovesse star lì: era di troppo, un elemento di disturbo. Si chiese se mai Alessandro avesse provato una cosa simile durante il loro viaggio con Indaco. Non aveva mai dato peso a simili cose finché non si era trovata lei dall’altra parte: l’esclusa dalla dimensione che si apre tra un drago e il suo umano. Nonostante il disagio, non riusciva ad andarsene: era curiosa, o forse troppo sorpresa per riuscire a muovere un solo muscolo; guardava il volto del ragazzo rapito dalla dragonessa, il suo sguardo colmo d’adorazione, meraviglia e rispetto. Estasiato. Osservò le sue mani dipingersi di rosso, e provò ancora più imbarazzo nel sentirsi lì: lui apparteneva a quella creatura, adesso. Scosse la testa: non era il caso di fare certi pensieri. Cambiò rotta e cominciò a pensare che le cose sarebbero invece andate meglio: ora che anche lui aveva il suo drago, tutto sarebbe stato più semplice e si sarebbero capiti fino in fondo perché vivevano entrambi la stessa meravigliosa esperienza. “Se è tutto così bello, allora perché mi sento così malinconica e triste?” rifletté. “Non mi è venuto incontro, non mi ha chiesto nemmeno come sto. Se sapesse cosa stavo per fare... Alla fine non l’ho fatto, ed è stato quell’attimo di esitazione a rendermi vulnerabile. Ho rischiato di morire... Non gliene importa più?” Sentì un nodo alla gola.


Valentina Bellettini è nata nel 1983 a Rimini. Dopo il suo primo libro “Profumo d’incenso” (2008, Giraldi Editore) e qualche racconto diffuso gratuitamente online, si dedica completamente alla serie urban fantasy/sci-fi “Eleinda”, edita da Nulla Die: precedono questo volume “Eleinda – Una leggenda dal futuro” (2014) ed “Eleinda Prequel – La vita prima della leggenda” (2015, disponibile come ebook gratuito). Gestisce il blog Universi Incantati, dove si occupa, tra gli altri, di autori emergenti (http://valentinabellettini.blogspot.com).


Come al solito sono curiosa di sapere il vostro punto di vista!
Alla prossima.



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