Magari domani resto - Lorenzo Marone

Buongiorno a tutti,
oggi mi servirebbe davvero aria di primavera, sono giorni in cui mi sento inglobata in grattacapi burocratici che mi scocciano molto, in giornate di vento freddo e nasini gocciolanti. E' così che decido di riprendere dalla libreria Luce, di levare i fiori dal vaso e di metterci anche la foto del mio Ronny, che manca ormai da troppi anni. 

Magari domani resto - Lorenzo Marone
Feltrinelli - 315 pag - € 16.50
Ebook: € 6.99

"Ricordati: veniamo al mondo per assolvere qualcosa di meraviglioso. Tutti. Anche tu".

Luce Di Notte ha trent'anni,  un nome dato da un padre con l'abitudine di prendere la vita con leggerezza e ironia. Un uomo con il fiuto per le grandi occasioni, il business facile e un pesante fardello che lo porterà ad abbandonare la sua famiglia. Nata e cresciuta  nei vicoli dei Quartieri Spagnoli con una mamma indurita nei sentimenti, una nonna aperta al conforto e all'affetto e un fratello da mantenere sulla retta via. Forse dura all'apparenza lo è anche lei, con quei capelli corti e gli anfibi ai piedi. Un avvocato perennemente a dieta che divide quei trentacinque metri quadrati che chiama appartamento con Alleria, il suo Cane Superiore, colui che insieme all'ormai anziano musicista e filosofo don Vittorio, suo vicino di casa, sanno ascoltarla e capirla. E' a lui, che dopo aver accettato la sua prima causa importante, ed esserci entrata fino al collo, racconta di quel bambino così educato ed intelligente, che con i suoi modi di fare cozza letteralmente con quei genitori che se ne contendono l'affidamento.

"E pensare che fino a poco tempo fa la casa puzzava di vecchiaia, ricordi e noncuranza, e ora invece c'è un ragazzino che dorme rannicchiato sul mio divano insieme a un cane e, soprattutto, ci sei tu, che hai aperto le finestre e fatto cambiare l'aria".

Le pagine si susseguono velocemente, in testa quel motivetto jazz che è la colonna sonora di un ballo e il ricordo più intenso di chi quelle gambe non potrà più farle volteggiare attorno a quelle della sua amata. Luce si racconta fra passato e presente, sputa fuori vecchi eventi che danno fastidio come lische in gola, ama un nipotino mai visto e pensa che si, forse forse non è vero che lei ad avere un figlio non ci pensa, allora si interroga su come si possa amare una persona senza neanche conoscerne i tratti del volto, su come una piccola forza si scateni scalciando per farsi spazio nel mondo. Una piccola lotta per l' affermazione, per difendere gli spazi. Allora forse non è neanche vero che ci voglia un uomo per farla sentire davvero femmina e donna, a questo ci ha pensato Kevin e il suo caschettino biondo, ma vallo a dire a quel bel francesino travestito da soldato, che già con la faccia dipinta di verde fa accelerare i battiti.

"La sera, quando scendo con Alleria, spesso mi perdo nelle facce dei palazzi attorno a me e le trovo piene di finestre gialle che mi aiutano ad immaginare che dietro ognuna di esse ci sia una famiglia che mangia e si racconta la giornata. Perciò domani mattina vado a comprarmi una di quelle vecchie lampadine, quelle con il filo dentro, che appena premi l'interruttore già sono pronte a diffondere la loro luce giallastra per la stanza, quelle che ti fanno sentire a casa, perché le case da sempre sono illuminate di giallo, che è la tonalità con la quale coloriamo il sole, fin da quando siamo bambini".

E anche intorno a lei, divisa fra la voglia di evadere e quella di rafforzare le sue radici in quei vicoli stretti e chiassosi, inizia a formarsi un'improbabile famiglia dove tutti adesso,  riescono ad occupare un posto ben preciso.  Allora forse sua nonna non aveva sempre ragione, l'attesa non ti aiuta, non è speranza, non ti tiene in piedi, bisogna aprire le finestre, bisogna aiutare la piccola rondine a prendere il volo e se si sta li solo a guardare sperando che l'animale apra le zampe e le ali e rischi un tuffo nel vuoto, forse quel salto non avverrà mai. Ci vuole una spinta, ci vuole coraggio per andare via. Ci vuole coraggio anche per restare.

"Nella cucina giallognola si allarga il soffio strozzato di una vecchia voce che si serve di una tromba ossidata per spiegarci che quando un attimo è stato intenso e pieno di amore, è possibile riviverlo all'infinito, nel buio delle proprie palpebre".

Lorenzo Marone dipinge un personaggio singolare, in contrasto con l'apparenza, che sa e si sa raccontare, colloca Luce nella sua Napoli, che anche in questo romanzo è parte viva, se ne percepisce il chiacchiericcio dei quartieri e del pranzo della domenica se ne sente il profumo. L'acqua fredda del mare, gli scogli, la salsedine. Poi c'è l'amore incondizionato e c'è anche l'essere donna, mamma di pancia e mamma di cuore. Le amicizie che ti salvano, i discorsi che ti emozionano e tutto questo scorre via, pagina dopo pagina. Poi ci sono io, che non ho potuto non ascoltare quel motivetto suonato da una vecchia tromba (My Funny Valentine, per i curiosi ), ci sono io che cerco di raccontarvi come meglio posso perché questo libro è uno di quelli che merita di essere letto, che cerco di trasferirvi le stesse emozioni e le stesse sensazioni. Ma più di così non riesco, sono solo abbastanza sicura che tutto è ben racchiuso dalla copertina, è tutto tenuto stretto dalla rilegatura ma tutto verrà fuori ogni qualvolta che deciderò di riaprirne le pagine.

Anche questa volta, complimenti Lorenzo.

Lorenzo Marone (Napoli, 1974), laureato in Giurisprudenza, ha esercitato per quasi dieci anni la professione di avvocato. Autore di successo, ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015) Premio Stresa 2015, Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè Corretto - Città di cave 2016, 16 edizioni in Italia, 15 traduzioni all'estero e un film, La tenerezza, con regia di Gianni Amelio; La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016), Premio Città di Como 2016, Magari domani resto (Feltrinelli, 2017), 7 edizioni, Premio Selezione bancarella 2017. Collabora con "La Repubblica di napoli" con una rubrica fissa dal titolo "Granelli".
vive a Napoli con la moglie, il figlio e la bassotta Greta.

Commenti

  1. Lorenzo Marone sa prendersi ottima cura dei nostri cuori.

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  2. Adorabile.
    Luce la ricordo ancora benissimo.

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    1. Ma credo di poter dire che i personaggi di Lorenzo sono tutti abbastanza singolari. Il mio libro preferito, fra i suoi, resta però "Un ragazzo normale".

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  3. Lorenzo Marone è una garanzia! Luce... bel personaggio poi scritto da un uomo!

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