Recensione: Equivoci e bugie- Joanna Cannon




Buongiorno lettori affezionati,
vi avevo detto che avrei bussato alle vostre porte ogni tanto e come promesso eccomi qui. Oggi vi parlerò di un libro che ho ricevuto in omaggio dalla casa editrice Corbaccio, che ringrazio ancora, ma che mi ha lasciato un senso di....vabbè vi racconto tutto!











Titolo: Equivoci e Bugie
Autore: Joanna Cannon
Editore: Corbaccio
Pagine: 396
Genere: Romanzo straniero
Prezzo: € 16.90
Ebook: € 2.99


Le prime parole che leggiamo ci raccontano di una sparizione, dal civico numero otto, Mrs Creasy, quel torrido lunedì, esce da casa sua, lasciando solo suo marito. Tutto il vicinato è scosso dalla sua scomparsa ma ancora non molto preoccupato, danno la colpa al caldo che sta mettendo in difficoltà gli abitanti della cittadina inglese dov'è ambientata la storia. 
Grace e Tilly son due amichette inseparabili che decidono di iniziare una loro indagine personale per far luce sulla scomparsa della vicina, e lo fanno in modo insolito, non cercando indizi o prove, ma cercando Dio casa per casa. Il loro semplice ragionamento non fa una piega, se saremo in grado di trovare Dio, riusciremo anche a trovare Mrs Creasy.  Parte così il via vai che le porta a bussare a tutte le case della loro stradina, stando però attente a non farsi beccare alla porta del numero undici, dove abita Walter Bishop. 
La trama del romanzo è più o meno questa, tutto si svolge nel quartiere abitato dalle bambine, nella zona della chiesa e al parco, prima mi piacerebbe parlare appunto delle due piccole che hanno davvero un bel rapporto di amicizia, come dovrebbe essere normale vista la loro età. Greace è più grande di Tilly solo di qualche anno ma si è instaurato in lei un senso di protezione assoluta verso la sua amichetta che non può permettersi di ammalarsi. Ho trovato il loro legame molto tenero e ben descritto, è quel volersi bene nonostante i litigi, quel tornare a giocare sempre insieme e cercare l'altra con lo sguardo anche quando non c'è che mi ha fatto ricordare come sono cresciuta.

" La sorvegliavo in continuazione, ispezionando la sua vita in cerca di ogni minima vibrazione di cambiamento, eppure lei non se ne accorgeva. Le mie ansie erano silenziose. Vivevo nella muta ossessione che l'unica amica che avessi mai avuto mi venisse portata via solo perché io non mi ero concentrata abbastanza!"

Le due piccole investigatrici dopo essere andate in chiesa a pregare per il ritrovamento della vicina scomparsa e aver udito alcuni discorsi dagli adulti decidono di mettere in pratica le parole del vicario. La narrazione iniziata da Grace lascia il posto ai proprietari delle case che le accolgono. Qui ho fatto confusione, lo ammetto. Per me non è stato subito semplice collocare i nomi dei protagonisti e quindi del narratore del momento al suo numero civico.  Ogni personaggio acquista da adesso in poi dei comportamenti e una caratterialità ben definita, ci troviamo di fronte un gruppo di persone ben amalgamato, coeso nel difendere un segreto e un errore che costa adesso a tutti loro rimorsi e sensi di colpa. Con le due bambine è anche il passato a bussare alle loro porte, torneremo indietro nel tempo, conosceremo le radici dell'odio profondo verso l'abitante del numero undici, Walter Bishop, un uomo etichettato per cui ho provato un senso di protezione.
E' un romanzo che si legge velocemente, con una bella trama e personaggi caratteristici. Oltre alla confusione iniziale a me è mancato quel brio che ti fa stare con il fiato sospeso, non saprei come altro definirlo. Per farvi capire, vengono ogni tanto snocciolati indizi e qualche mezzo segreto, un piccolo colpo di scena, ma l'evento che tanto io ho aspettato, quello che ti fa rimanere stranita per qualche secondo e incollata alle pagine io non l'ho colto. 

Mi lascio dietro il ricordo di questo romanzo che mi è piaciuto ma che non mi ha dato quel brivido da investigazione che mi aspettavo.

Joanna Cannon si è laureata alla Leicester Medical School e ha lavorato come medico ospedaliero prima di specializzarsi in psichiatria. E' nata nel Peak District dove continua a vivere con la sua famiglia e il suo cane. Equivoci e bugie, il suo romanzo d'esordio, è stato uno dei libri iù contesi alla Fiera di Londra. venduto in tutto il mondo, appena uscito in Inghilterra ha subito conquistato la critica e scalato le classifiche dei bestseller.




Commenti

  1. Lo leggerò presto, intanto la tua recensione mi ha aiutato a dosare le aspettative ;)

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    1. Ma forse io mi aspettavo di più o non ho colto...non saprei, ma non è brutto, eh!

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  2. Mi pare che anche per Tessa sia stato lo stesso. Il libro è in attesa nel Kobo e forse lo leggerò a breve.
    Un saluto da lea

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    1. Si, ricordo di aver letto la recensione di Tessa. Dagli una possibilità e fammi sapere...

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  3. Eccomi! sono d'accordo con te Nunzia, a me il romanzo è piaciuto, specie per l'introspezione psicologica, per la descrizione del rapporto tra i protagonisti (deliziosamente acuto quello tra Grace e Tilly), non va letto aspettandosi un giallo o un thriller, si rimarrebbe delusi! (la sinossi probabilmente non aiuta). Un bacio xxxx

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    1. Ci troviamo d'accordo, io mi aspettavo un colpo di scena, una rivelazione...
      abbracci

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    2. Ciao Nunzia e ciao Tessa, io devo affrontare il romanzo e devo dire che sono contenta di aver letto il vostro pensiero prima, infatti mi sarei aspettata altro. Ora so a cosa vado incontro e sicuramente si rivelerà una bella lettura. Grazie!

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  4. Grazie dell'avvertimento! Lo terrò presente, visto che comunque il libro sembra carino e chissà, magari se mi capita, lo leggerò di sicuro! Un abbraccio Maria

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    1. Ciao maria, il libro non è una brutta lettura ma manca di qualcosa, poteva essere perfetto, ma lascia un senso di incompiuto.

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