Recensione - Un ragazzo normale - Lorenzo Marone

Buongiorno lettori,
qui tutto va bene, il tempo è bello e tutto procede alla grande.
Si intuisce che oggi ho proprio fretta di raccontarvi di un libro bello ma bello bello?

Titolo: Un ragazzo normale
Autore: Lorenzo Marone
Editore: Feltrinelli
Pagine: 283
Prezzo: € 16.50
Ebook: € 9.99

"Allora non potevo saperlo, ma in seguito ho capito che le cose straordinarie, quelle che resteranno per sempre nella tua vita, arrivano spesso in punta di piedi e all'improvviso, senza tuoni e particolari avvisaglie. Proprio come una nevicata".

Apriamo questo libro e catapultiamoci nei meravigliosi anni ottanta. Siamo nel 1985 (io avevo solo tre anni, sospiro!), Mimì è un ragazzino fuori dal comune, ha un vocabolario forbito, una voglia matta di avere quel costume da Spider Man, la passione per i fumetti e quella per Viola, la ragazza che vive in quella grande casa all'ultimo piano. Lui invece le sue giornate le passa con Sasà, a giocare per strada o in quel bilocale che divide con i genitori, i nonni e una sorella adolescente che mastica gomme in modo rumoroso. Sempre in quell'estate conosce Giancarlo Siani, giornalista de "Il Mattino", quello che poi diventerà per Mimì un uomo da cui prendere esempio, vedendolo con gli occhi di un ragazzino amante dei fumetti diventerà il supereroe dotato del potere della sua penna, quella con cui non esiterà a denunciare la camorra. Super potere che pagherà con il prezzo più caro. Giancarlo Siani verrà freddato, nella sua Méhari verde, sotto casa sua, il 23 settembre. Quel giorno, anzi, quella sera, i ripetuti colpi di pistola, si porteranno via la spensieratezza, i palpiti del cuore e l'innocenza di Mimì.
Ma non è vero, ragazzo che la ragione sta sempre col più forte. Io conosco poeti  che spostano i fiumi con il pensiero, canta Vecchioni, e pensate a quanto sia maturo dentro Mimì, che a soli dodici anni capisce quanto potente, importante e quanto possa fare paura un uomo comune, un uomo che non aspetta la notte per fare giustizia e non indossa mantello, un uomo con gli occhiali rotondi e un sorriso gentile.
Ma questo, come specifica il suo autore a fine lettura, non è un libro su Giancarlo, è un libro con Giancarlo, quindi non leggete il romanzo aspettandovi che il giornalista sia il personaggio principale e che l'intera storia sia focalizzata su lui e sui suoi articoli, no, niente affatto.

"Di fronte a me svetta, silenzioso e immobile, il grande murale che parla di Giancarlo Siani, su quella parete che un tempo accoglieva anche il mio nome, il muro che ha visto tutto".

La voce narrante è quella di un Mimì bambino che magistralmente si alterna a quella dell'uomo adulto che è diventato, un uomo che manifesta il bisogno di tornare lì, nel quartiere del Vomero, in quel palazzo e in quella casa al settimo piano, dove ha passato un'estate intera in compagnia di Morla la tartaruga, delle sue letture e di Viola, una casa ormai spoglia ma dove lui sa collocare ogni singolo mobile e associarlo ad ogni singola emozione, ed io che sono una nostalgica per natura e che osservo da lontano quelle case in cui ho vissuto come un contenitore in cui ho lasciato un pezzo di me, che sia cuore, cervello o rumore di risate, leggo quei passi con la gola strozzata e le lacrime agli occhi e non posso non pensare ad un Lorenzo che in queste pagine si perfeziona, racconta la vita vera e ci mescola dentro personaggi che non sono più solo inchiostro ma si trasformano in ossa, muscoli e sentimenti, diventa il padre di una storia completa, unica e, a mio avviso, quello di una semplice lettrice che vuole solo dire la sua, praticamente perfetta.

Allora aspettatevi una famiglia che vive "stretta-stretta", aspettatevi l'attaccamento ai nonni che purtroppo non sarà per sempre, imparate a conoscere le persone del quartiere, l'uomo cieco di strada che vede e sente più degli altri, il ragazzino benestante e quello che gioca sul marciapiede atteggiandosi a grande uomo, aspettatevi una Napoli anni ottanta, la rabbia per come è stata strappata la vita a Giancarlo, per lui era sempre "Una splendida giornata", i primi amori, le idee strampalate di Mimì e soprattutto aspettatevi e non stupitevi del posticino che questo libro conquisterà nella vostra libreria e nel vostro cuore.

"Perché alla fine di quella terribile e magnifica estate capii che gli unici superpoteri a disposizione di noi poveri umani sono i rapporti che riusciamo a costruirci, gli amori, le amicizie, gli affetti. Sono la qualità di queste relazioni a fare la differenza fra chi è super e chi, forse, lo è un po' meno".

Complimenti Lorenzo.


Lorenzo Marone (Napoli, 1974), laureato in Giurisprudenza, ha esercitato per quasi dieci anni la professione di avvocato. Autore di successo, ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015) Premio Stresa 2015, Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè Corretto - Città di cave 2016, 16 edizioni in Italia, 15 traduzioni all'estero e un film, La tenerezza, con regia di Gianni Amelio; La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016), Premio Città di Como 2016, Magari domani resto (Feltrinelli, 2017), 7 edizioni, Premio Selezione bancarella 2017. Collabora con "La Repubblica di napoli" con una rubrica fissa dal titolo "Granelli".
vive a Napoli con la moglie, il figlio e la bassotta Greta.

Commenti

  1. Questo romanzo è BELLISSIMO per me il più bello! Ancora se ci penso una leggera malinconia mi assale, per i personaggi che ho lasciato, per una Napoli che poi non è tanto diversa da quella di oggi, per una vita, quella di Siani, spezzata in quel modo. Tutto in questo romanzo è meraviglioso! Sono contenta che sia piaciuto tanto anche a te!

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    1. Si Rosa, è un romanzo toccante, intelligente, che resta dentro. Lorenzo ha fatto centro.

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  2. Noi come sempre ci siamo confrontate passo passo, condividendo la stessa opinione su questo libro: bello bello bello. Dalla recensione emergono le emozioni che ti ha trasmesso! Brava ♥ Baci

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    1. Noi ormai abbiamo un filo diretto, grazie mille, lo sai che il tuo pensiero conta tanto

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  3. Bellissimo romanzo. L'ho adorato, passo dopo passo, parola dopo parola. Un grande Lorenzo che ci ha regalato una storia diversa dalle precedenti, ma indubbiamente indimenticabile.

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    1. Credo che sia un romanzo adulto, molto intenso se pur nella sua semplicità. A volte la perfezione di una storia non si nasconde dietro discorsi filosofici.

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