Incipit: Ti regalo le stelle- Jojo Moyes

Buon pomeriggio, 
ci ritroviamo a leggere insieme l'inizio del nuovo libro di Jojo Moyes, edito da Mondadori, da ieri in tutte le librerie. La Moyer fa parte di quegli autori in cui io mi rifugio di tanto in tanto e spero che anche questo suo ultimo romanzo possa lasciarmi quella sensazione appagante che si prova lasciando un libro che ci è piaciuto.

Ascolta. Addentrandoti tre miglia nel bosco appena sotto Arnott's Ridge, ti ritrovi in un silenzio così denso che è come se lo attraversassi a guado. Non odi canti di uccelli dopo l'alba, nemmeno in piena estate, figuriamoci ora, con l'aria fredda così impregnata di umidità che irrigidisce le poche foglie coraggiosamente attaccate ai rami. Fra le querce e i noci americani non si muove nulla: gli animali selvatici sono rintanati sottoterra in stretti cunicoli o tronchi scavati, le loro pellicce morbide che si intrecciano. la neve è così alta che le zampe del mulo vi affondano fino ai garretti, quindi ogni pochi passi l'animale barcolla e sbuffa diffidente, tastando il terreno alla ricerca di qualche pietra sparsa o qualche buca sotto quell'infinito manto bianco. Soltanto lo stretto torrente poco sotto scorre baldanzoso, con la sua acqua limpida che mormora e gorgoglia sul letto si sassi, diretto verso una meta che nessuno da queste parti ha mai visto.
Margery O'Hare prova a muovere le dita dentro gli stivali, ma la sensibilità se n'e andata da un pezzo e lei trasalisce al pensiero di quanto le faranno male quando si scalderanno di nuovo. Ha tre paia di calze di lana, ma con questa temperatura tanto varrebbe andare in giro a gambe nude. Accarezza il collo del mulo con un paio di pesanti guanti da uomo, scrollando via i cristalli che si sono formati sul suo spesso mantello.


Vi lascio qui, io proseguo...
... A presto


Nunzia

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