Recensione: Una storia che parla di te - Dèsirèe Cognetti

Titolo: Una storia che parla di te
Autore: Dèsirèe Cognetti
Editore: DeA Planeta
Pagine: 238
Genere: Narrativa italiana
Prezzo: € 16.00
Ebook: € 8.99

"Nostra madre e mio padre non ci sono più, Zakaria, ma quello che a me non fa dormire la notte è non sapere dove sei tu."

Si, questo libro non è solo un romanzo, è una storia che parla davvero di qualcuno in particolare, è la vita vera di una bambina che della spensieratezza della sua infanzia ha vissuto davvero poco.
Allora io oggi cercherò di raccontare a voi quel pezzetto di vita che Dèsirèe affida a queste pagine e spero di farlo con delicatezza, senza giudizio, nella speranza che anche chi leggerà queste righe si appassionerà alla sua storia, ne parli in giro e magari, questo libro, possa arrivare sotto gli occhi giusti.
Mette in ordine il suo album di foto, la prima però con cambia mai, è quella in cui i suoi genitori sorridono il giorno del loro matrimonio, suo padre poggia con tenerezza la mano sul ventre di sua madre. Due genitori, una bambina e un cane a cui aggrapparsi e fare i primi passi, una casa sopra una panetteria, profumo di buono, di genuino, di felicità. 
Comportamenti strani, amici con cui mamma e papà si chiudono in cucina, una gatta di cui la piccola Dèsi non ricorda più il nome. Un giorno la porta è socchiusa, un ago infilato nel braccio della mamma, Flavia e Umberto iniziano a perdersi così, lei promette di rimanere "pulita" più volte di quante in realtà ci riesca veramente, lui invece le sue debolezze le affida all'alcol. Intervengono così gli Assistenti Sociali, dopo aver vissuto un po dai nonni, per Dèsirèe si apriranno periodicamente le porte della casa famiglia e quelle delle famiglie affidatarie. 
La situazione sembrava migliorata quando Flavia conobbe Hassan, molto probabilmente il suo spacciatore, si trasferì nel monolocale che lei aveva preso quando ebbe nuovamente l'affidamento della bambina.
E' in questo periodo che nasce Zakaria, un chicco di caffè con le mani grinzose e qualche ricciolo sulla testolina rotonda. Allora tocca a Dèsirèe prendersi cura di lui nei suoi primi mesi di vita, prende il ruolo di quella madre che dietro la porta del bagno si perde purtroppo dietro quella maledetta dipendenza che non le lascia scampo, che la lascia a terra inerme, con il braccio livido e gli occhi spenti per sempre. 
Dèsirèe, è solo una ragazzina che vive in comunità , gli zii non hanno alcun diritto sul bambino e Hassan non lo cercò, fu così che Zakaria venne adottato. Il giudice respinse la loro richiesta di continuare a vederlo, aver cambiato i pannolini,  preparato le pappe, fatto il bagnetto non era bastato per essere riconosciuta una sorella.

"Spero che loro, la tua nuova mamma e il tuo nuovo papà, di cui non conosco il nome, abbiano continuato a sceglierti ogni giorno, come hanno fatto il giorno in cui ti hanno portato via dalla casa famiglia dove hai compiuto tre anni, quello di una foto in cui non ridi, pelle e riccioli scuri, mentre mi guardi e non sai più chi sono, dimentichi pappe e pannolini, svanisce la vita angusta del monolocale, la nostra disperata solitudine, quell'abbandono irrimediabile."

Dèsirèe Cognetti affida a carta e inchiostro la sua speranza di riabbracciare qual pezzo di famiglia che le manca, lo fa attraverso questo libro davvero bello, con la sua scrittura semplice e scorrevole, e immagino o forse no, quanto dolore o rabbia o tristezza, le sia salita su nel ripercorrere quegli anni che avrebbero dovuto regalarle solo sorrisi, abbracci e spensieratezza. Una donna forte nella vita e altrettanto coraggiosa nel donare a noi lettori la sua storia.
Spero davvero che questo libro arrivi fra le mani giuste, che la ricerca non sia vana, che il suo amore per il fratello abbia l'epilogo che merita.


Dèsirèe Cognetti ha trentacinque anni e vive a Torino, dove lavora. Insieme ad altri ragazzi e ragazze che hanno vissuto esperienze simili alla sua, fa parte di Agevolando, un'associazione attiva in varie regioni d'Italia, per favorire l'autonomia di giovani cresciuti "fuori famiglia".



Nunzia


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