Recensione: Danzerò con te- A.L Bondoux, J.C. Mourlevat




Buon venerdì lettori,
questo libro lo avevo adocchiato appena uscito, mi piaceva molto l'idea dello scrittore e della sua lettrice, ma non è andata come mi aspettavo, voi lo avete letto? Magari sono io che non ho colto qualcosa, se è così ditemelo!











Titolo: Danzerò con te
Autore: Anne-Laure Bondoux, Jean Claude Mourlevat
Editore: Longanesi
Pagine: 303
Genere: Romanzo straniero
Prezzo: € 16.90
Ebook: € 9.99



Pierre-Marie Sotto è uno scrittore sessantenne che si ritrova spesso a leggere le mail dei suoi lettori, ma a cui abitualmente non risponde, ciò che si ritrova a leggere questa volta, però, ha qualcosa di diverso. Adeline, così si firma la sconosciuta, lo incuriosisce, e poi c'è quella busta che lei ha chiesto ancora di non aprire. Nasce così uno scambio di mail in cui la formalità va via via diminuendo, lasciando spazio ai racconti della vita di tutti i giorni e ai ricordi del passato. Ed è in questo frangente che la vera Adeline verrà fuori, che i fantasmi del passato riaffioreranno e che finalmente i due potranno trovare la serenità cercata a lungo.
Ho deciso di leggere questo romanzo attratta dai personaggi, un famoso scrittore, vincitore del famosissimo premio Gouncourt (premio letterario francese istituito a Parigi nel 1896) e, apparentemente, la sua appassionata lettrice. Lo scambio di mail in cui piano piano i rapporti si rafforzavano mi ha ricordava "Le ho mai raccontato del vento del Nord", un libro che mi è piaciuto molto e di cui conservo un bel ricordo. Motivazioni valide secondo me per buttarsi a capofitto nella lettura. 
I personaggi son ben descritti e definiti, Pierre-Marie è un uomo pieno di contraddizioni, un viaggiatore solitario, pauroso ma dotato di un gran senso dell'umorismo, timido ma audace davanti una bella donna. La nostra Adeline si nasconde dietro lo schermo del pc descrivendosi grassa e pesante, inventandosi parte della sua vita per non perdere la grande amicizia costruita con lo scrittore.

"Sa, tutti credono che gli scrittori siano creature austere, una risma di intellettuali privi di senso dell'umorismo, una confraternita di monaci rigidi e barbosi, ma è solo perchè non vi conoscono"!

La lettura delle mail procede ma pian piano se ne aggiungeranno altre che faranno da contorno a questa conversazione virtuale, conosceremo gli amici di Pierre-Marie, una donna attraente che spera in un secondo incontro e il suo agente, in questa fase Adeline verrà accantonata per poi tornare prepotentemente a raccontarci i segreti che non riesce più a custodire, presentandoci i veri protagonisti del romanzo, Vera e Vincent, scomparsi da tempo, e accompagnando il lettore sino ad un epilogo sperato (ATTENZIONE SPOILER) lasciandolo libero di voler far continuare come meglio crede la storia fra i due. (FINE SPOILER)
Dopo aver terminato il libro mi sono chiesta se questo romanzo mi fosse piaciuto e come sarebbe stato se avesse avuto uno stile di scrittura diverso. Una storia scritta non sotto forma di mail ma a due voci e sinceramente credo che avrei apprezzato di più il racconto e il contorno, mi sarei sentita più coinvolta e curiosa di arrivare alla fine. In questo modo l'ho sentito freddo, distaccato e a tratti anche noioso, cosa per me strana, dato che io amo i romanzi epistolari e i segreti celati.

 Uno scambio di idee, pensieri ed emozioni. Un libro che scorre velocemente ma che lascia un senso di incompiuto. Non mi ha emozionata, mi dispiace.

Jean-Claude Mourlevat è nato nel 1952 ad Ambert, in Francia. Dopo aver insegnato tedesco per alcuni anni, si è dedicato al teatro e alla scrittura. I suoi romanzi, fra cui La battaglia d'inverno e Il bambino oceano, entrambi vincitori del Prix Sorcières, assegnato ogni anno dalle librerie indipendenti francesi per ragazzi, sono tradotti in tutto il mondo.



Anne-Laure Bondoux vive nella provincia di Parigi. Dopo gli studi letterari, ha lavorato in una casa editrice come redattrice, impiego che poi ha lasciato per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Ha pubblicato numerosi romanzi per ragazzi tradotti in diversi Paesi. Con Le lacrime dell'ssassino ha vinto il Premio Andersen e il Super Andersen



Commenti

  1. Accidenti... Le ho mai raccontato ecc non mi ha fatta impazzire. Che faccio? Tolgo questo libro dalla valigia???
    Sono indecisa.
    Ciao da Lea

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    1. Ciao Lea, io credo che lo stesso libro letto da 10 perone diverse possa scatenare 10 emozioni e pareri diversi. Quindi io non mi sento di dirti se toglierlo dalla valigia, ti dico soltanto che se avevi la curiosità di leggerlo, fallo! Io non ne sono rimasta molto coinvolta :/

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    2. Mollato dopo cento pagine! Ma ho letto il finale ;-)
      ciaooooo da lea

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  2. Ciao Nunzia, il motivo che hai menzionato alla fine della tua recensione è quello che mi fa tentennare davanti a un romanzo epistolare. Ho timore di trovarli sterili e poco coinvolgenti...buone vacanze Rosa.

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    1. Ciao Rosa, ma dipende sai, io alcuni li trovo coinvolgenti, altri, come questo un pò spenti :/
      Buone vacanze anche a te!

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  3. Ciao Nunzia, io a differenza di te non amo i romanzi epistolari e quello di Glattauer non mi ha fatto impazzire. Ciò che mi ha spinta a leggere questo è stato il parere positivo di una "collega" e l'istinto che mi diceva che questo romanzo era differente da Le ho mai raccontato del vento del nord. In effetti mi è piaciuto molto. Concordo con te sul fatto che non sarebbe niente male anche scritto a due mani senza pc di mezzo.

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    1. A me è mancato qualcosa, che poi, mannaggia, l'idea era bella, l'intreccio pure, ma...

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