Un favoloso appartamento a Parigi-Michelle Gable















Titolo: Un favoloso appartamento a Parigi
Autore: Michelle Gable
Editore: Newton Compton
Pagine: 439
Genere: Romanzo straniero
Prezzo: 9.90
Ebook: 4.99


Una proposta che April non potrebbe rifiutare. Per lei, critica d'arte e antiquaria, ritornare nella città che per anni l'ha ospitata è una buona occasione per rimettersi in gioco, e se ad aspettarla nel nono Arrondissement c'è un appartamento pieno zeppo di mobili fatti arrivare da diverse parti del mondo, gioielli e un quadro sconosciuto anche i collezionisti, l'occasione è da prendere letteralmente al volo. 
G. Boldini (1898), "Ritratto di Madame de Florian"
Facendosi spazio fra i mobili accatastati e respirandone la polvere stantia, April viene attratta dalla donna che fasciata in un importante abito rosa sta in posa in quel dipinto di inestimabile valore.

 "Appoggiata ad un divanetto color malva, aveva lo sguardo puntato in lontananza, distolto dal punto di vista del ritrattista. Aveva i capelli castani, leggermente scompigliati, raccolti in modo così blando che erano più le ciocche libere che quelle legate. Portava un abito rosa, pieno di balze e davvero magnifico, che le avvolgeva la parte inferiore del corpo come la coda di una sirena. Nonostante la spettacolarità del vestito, tuttavia, i gioielli della donna erano molto poco appariscenti, e pochi, e il suo volto era di una bellezza limpida e pura."

Nasce subito in lei la curiosità di saperne di più. Giovanni Boldini, il maestro della pennellata, ha ritratto Marthe de Florian, la proprietaria dell'appartamento vissuta nel periodo della Belle Epoque. Saranno i diari della stessa Marthe a svelare la storia della provenienza di quelle ricchezze e a far rivivere i momenti del suo amore tormentato con Boldini. 

"Sei sublime, mi ha detto, quando in realtà non lo ero affatto. Mi ero appena rimessa a sedere. Avevo gli occhi ridotti a fessure, i capelli scompigliati e sconvolti. Avevo perso un braccialetto tra le lenzuola e la cipria era quasi del tutto svanita. E il vestito! Sopporto a stento di parlare dello stato in cui versava il mio abito. Santo cielo: le maniche spiegazzate, il corpetto messo male e neanche del tutto allacciato! E' un abito che odio, tra l'altro. [...] Ora, se Boldini farà come vuole, quel dannato abito mi sopravviverà!"

April, attraverso le sue parole e incoraggiata dal suo amico e collega Luc, avrà modo di guardarsi dentro e capire dove voler vivere, senza più scappare dai suoi fallimenti.
Un romanzo che ha tutti gli ingredienti per essere considerato una storia piacevole. Da leggere magari le domeniche pomeriggio, quando si vuole viaggiare un pò con la fantasia e si è troppo annoiati per uscire, e se poi aggiungiamo al racconto che stiamo leggendo la consapevolezza di essere tratto da una storia vera, tutto prende una piega diversa. Il posto in cui Marthe faceva la cameriera, Le Folies Bergère, si riempie davvero dei personaggi, (oggi mostri sacri della letteratura e non solo) accorsi ad ammirare le bellezze delle ballerine e gli spettacoli di cabaret, quell'appartamento si riapre veramente dopo settant'anni e quel Mickey Mouse impolverato che attira l'attenzione di April potrebbe essere stato il compagno di giochi della piccola e ingenua Beatrice.


Un libro che racconta della Parigi che ci piace, quando le guerre si disputavano per amore della stessa donna. La Belle Epoque di piume, lustrini e abiti appariscenti, della spensieratezza che purtroppo oggi non esiste.




Nota storica

Oggi aggiungo alla recensione questo piccolo trafiletto, dopo aver finito il libro, la mia curiosità mi ha portato a cercare il dipinto di Boldini, vagando in rete il mio sguardo è caduto anche sui mobili e gli oggetti descritti dalla protagonista del romanzo, April, ma è quando ho visto Mickey Mouse che ho pensato che anche voi avreste dovuto dare uno sguardo alle foto dell'appartamento...Ho deciso quindi di riportarvi un pezzetto di storia della vera Marthe de Florian accompagnata dagli estratti del libro:

"La casa era nel Nono Arrondissement, sulle rive Droite, nelle vicinanze dell'Opéra Garnier, delle Foille Bergère e del quartiere a luci rosse di Pigalle. Quella era la Parigi più pittoresca e famosa, quella degli scrittori, degli artisti e dei registi"

...Un appartamento parigino di Pigalle, a due passi dalla Chiesa della Trinità, 140 metri quadri che furono probabilmente calpestati dall'artista ferrarese, Giovanni Boldini, e sicuramente dall'attrice e cortigiana, nonché mondana Madame Marthe de Florian (1864-1939).
Sicuramente qui abitò anche fino all'inizio della seconda guerra mondiale la nipote di Madame de Florian, che negli anni della Belle Epoque fece girare la testa a tanti uomini, tra cui il nostro Boldini (di cui fu musa come si dice), ma ispirò anche un politico del rango di Georges Clemenceau. Anche l’attrice Marthe de Florian (il vero nome era Mathilde Baugiron) però girò la testa per incontrare lo sguardo di Boldini, che l’ha ritratta in un quadro rimasto per settant'anni sepolto nell'appartamento di Parigi e riemerso sotto una coltre di polvere solo nel 2010, qualcosa come 122 anni dopo che era stato dipinto. Da una lettera d’amore del Boldini, anch'essa rintracciata nell'appartamento , e da un riferimento in un libro pubblicato nel 1951 dalla vedova del Boldini, si è potuto datare il quadro: Madame de Florian è stata ritratta nel 1898, quando aveva 23 anni, in un profluvio di rosa nel quale spiccano la bella chioma acconciata e il decoltè sottolineato dal gesto intrigante della mano destra di Madame.
Dal quadro la nipote dell’attrice si separò all'inizio della seconda guerra mondiale, quando chiuse casa in fretta e furia per scappare da Parigi che stava per cadere nelle mani dell’esercito tedesco. La nipote, che all'epoca della fuga era poco più che ventenne, trovò riparo nel sud della Francia. Solo pochi mesi dopo la sua morte -nel 2010 all'età di 91 anni - l’appartamento nel cuore di Parigi è stato riaperto dal commissaire-priseur Olivier Choppin-Janvry durante le pratiche legate alla successione. Stando alle condizioni nel quale venne trovato, l’appartamento non era stato più aperto, ma per settant'anni l’affitto era stato sempre regolarmente pagato. (Tutto l'articolo qui)


Struzzo impagliato e Michey Mouse
"Dieci cauti passi e due metri più avanti, si ritrovò ad osservare una scrivania Luigi XVI, con dettagli in metallo dorato, un paio di sedie di mogano Giorgio III, un tappeto Carlo X [...]. A ogni svolta c'era una nuova sorpresa. Accanto a oggetti che sarebbero stati considerati antichi già un secolo prima, trovò uno struzzo impagliato di quasi due metri e un pupazzo di Mickey Mouse abbandonato nell'angolo dietro all'animale imbalsamato. Spiando i colleghi dalla fessura di una porta, aggirò uno spettacolare scrittoio laccato in nero e oro e rischiò quasi di sbattere contro uno scaffale poco appariscente e funzionale, pieno di carte e documenti."
Bedroom







Oggi, attraverso la lettura, ho imparato una storia che non conoscevo!




Commenti

  1. Che bell'idea mettere anche la "nota storica", si vede che il libro ti è piaciuto, sennò non avresti "perso" tempo ad informarti...Il libro ce l'ho, direi che è uno dei prossimi che leggerò! =)

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    1. Ciao, che bello ritrovarti, di per se è un libro leggero, leggibile, a primo impatto pensavo fosse una storia come un'altra, poi la curiosità ha preso piede...pensa, settant'anni di affitto sempre pagato ma nessuno ci aveva messo più piede in quella casa!

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  2. Parigi...quanto la vorrei!!!! Accattivante questa storia, e curiosa la nota storica, una lettura che potrebbe piacermi in più le storie vere fanno per me!

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    1. Quando poi capisci che le persone di cui stai leggendo la vita sono esistite davvero, in un'epoca particolare in cui Parigi splendeva e cresceva, prima della guerra e degli orrori dei tedeschi, ti affezioni un pò di più e cerchi le immagini, per dar loro dei veri volti!

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  3. Dopo aver letto la recensione mi sono convinta di prenderlo! ;)

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  4. Ciao, anche io l'ho letto quest'estate, e posso dire che la parte storica mi ha avvinto particolarmente. Ho imparato alcune cose interessanti sul periodo della Belle Epoque! La cosa che invece non mi è piaciuta è il guazzabuglio sentimentale di April, troppo stereotipato...ma io non amo i romanzi d'amore e speravo ce ne fosse meno.

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    1. Anche io sono stata attratta dai diari di Marthe, all'inizio anche dalla storia di April, che poi è passata in secondo piano, ma l'ho trovato tutto sommato piacevole e non scontatissimo...

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  5. Mi piace molto il modo in cui hai articolato la tua opinione, e ho apprezzato particolarmente la nota storica...ha completato il quadro! :)

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    1. Grazie Stefy, lo sai che un complimento fatto da te per me vale doppio...hai visto che storia particolare? Marthe ha intrecciato rapporti con i più grandi personaggi a noi conosciuti!

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    2. È la verità :) comunque sì, sembra una storia davvero carina!!

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  6. ciao nunzia
    che bello questo post...adoro parigi, boldini (ho visto piu mostre su di lui a ferrare e padova) e questo libro m e stato regalato x natale..ora lo leggero!
    se ti va di farmi visita nel mio blog ecco il link https://infusodiriso.wordpress.com/
    daniela

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    1. Ciao, è un libro piacevole! Benvenuta nel mio blog e passo volentieri dal tuo!

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  7. Bello questo romanzo! Mi è stato regalato da un'amica e l'ho apprezzato tanto, soprattutto la storia di Marthe de Florian! Anch'io poi, presa dalla curiosità, sono andata in cerca di informazioni storiche :-)

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    1. Ma in effetti come fai a non andare a curiosare per saperne di più! E' una storia troppo affascinante!

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