La casa di tutte le guerre-Simonetta Tassinari

























Titolo: La casa di tutte le guerre
Autore: Simonetta Tassinari
Editore: Corbaccio
Pagine: 252
Genere: Romanzo italiano
Prezzo: 14.90
Ebook: 9.99


Silvia ha solo dieci anni e mezzo e non undici (essendo nata il trenta di Dicembre), vive a Bologna e trascorre le sue lunghe vacanze a Rocca, in Romagna, in compagnia della nonna inglese Mary Frances, che tutti conoscono come "la signora", e la Bea, la governante un pò mamma che non si fa problemi a rimproverarla ogni tanto. Le giornate trascorrono tutte uguali, Silvia gioca in giardino con i suoi amici, passa ore in soffitta, aspetta i suoi genitori il fine settimana, ancora non lo sà, ma quell'estate del 1967 cambierà la vita di un'intera famiglia, conoscerà Lisa, più grande di lei, tanto bella quanto selvaggia e ribelle. Figlia di Tito, considerato uno sbandato e un buono a nulla con il vizio dell' alcool, non è certo una buona compagnia per una bambina borghese. Niente potranno fare gli adulti del paese affinché questa amicizia non vada avanti svelando incomprensioni nascoste nel tempo.
Simonetta Tassinari con il suo bellissimo libro ci riporta negli anni '60, quando l'icona trasgressiva aveva il nome di Patty Pravo con il suo capello biondo, si faceva colazione con l'Ovomaltina  e si andava a trovare la prozia Prospera  per avere in cambio gli spiccioli per il gelato. Torniamo indietro nel tempo attraverso gli occhi e i racconti di una bambina intelligente e ben educata, lei ci aprirà le porte della "casa di tutte le guerre".

" Perchè la chiami la casa di tutte le guerre?"
"Il babbo dice che è sempre stata una casa di signori, e che tutte le cose più importanti di Rocca sono successe lì da voi. Dice che è una delle case più belle di tutta la Romagna. Gli piace un sacco".

Anche se di importanza storica a Silvia quella casa è sembrata sempre troppo grande e vuota, non sbagliava, gli indizi di una vita passata erano ben nascosti ma pur sempre dentro quelle mura e nella soffitta che lei amava. La vita della famiglia si ricostruisce piano piano attraverso i vari personaggi, ma a mio avviso grande merito narrativo va alla zia Meggie, che dimenticata la promessa di non raccontare mai nulla, fa luce sulle vicende ancora non chiare alla nipote.
Bel libro davvero!


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